Negativo positivo giallo rosso, 1951 – Il codice

Munari's Augmented
Questi oggetti a superficie piana dipinta si chiamano negativi-positivi perché ognuna delle parti che li compongono è autonoma, come i pezzi che compongono un motore; non esiste una parte che fa da fondo alle altre ma tutte insieme compongono l’oggetto. Se consideriamo invece una pittura astratta o narrativa vediamo che c’è un fondo colorato sul quale è sistemata la composizione.  Bruno Munari da “Domus”, settembre 1952
Tali composizioni pensiamo oggi si possano generare con codice programmato. Con linee e superfici definite da semplice programmazione. Tieni premuto il mouse sul quadrato! (da browser pc-mac)

show code

// Processing code
void setup(){
size(300, 300);
noStroke();

}
void draw() {

if (mousePressed == true) {

fill(#edb601);
rect(0, 0, 300, 300);
fill(#cf5009);
rect(0, 0, 95, 17);
fill(#cf5009);
rect(0, 17, 285, 8);
fill(#cf5009);
rect(0, 0, 5, 300);
fill(#cf5009);
rect(0, 112, 284, 9);
fill(#cf5009);
rect(0, 120, 60, 180);
fill(#cf5009);
rect(0, 290, 136, 10);
fill(#cf5009);
rect(110, 135, 28, 165);
fill(#FFFFFF);
rect(60, 170, 50, 116);
fill(#000000);
rect(60, 285, 50, 10);

} else {

fill(#edb601);
rect(0, 0, 300, 300);

}

}